sabato 22 marzo 2008

ELEMENTI TECNICI FONDAMENTALI PER L’ APPRENDIMENTO DEL LANCIO DEL MARTELLO


Gli aspetti del gesto che devono essere assolutamente insegnati ed appresi da un’ aspirante lanciatore sono le cosi dette azioni meccaniche
Queste si compongono in :

preliminari
giri
finale


Il preliminare

Il preliminare può determinare il lancio di successo o il lancio sbagliato.
In questa fase si determina i presupposti per un raggio ottimale, la decontrazione del movimento , la ritmica del lancio, l’inizio dell’accelerazione e la stabilità del sistema nella fase di partenza


I giri

I giri sono i veri responsabili dell’efficacia del gesto ,questi influiscono in modo deciso nell’ accelerazione dell’ attrezzo. In questo stadio abbiamo :
FASE DI SPINTA dove bisogna
1) far percorrere all’ attrezzo un tratto di orbita il più lungo e il più largo possibile
2) far raggiungere in questo spazio la maggior velocità possibile all’ attrezzo
3) mantenere la linea delle spalle in torsione rispetto alla linea delle anche
FASE DI ANTICIPO dove occorre
1) far percorrere all’ attrezzo un tratto di orbita il più corto possibile ma senza nessun
accorciamento del raggio
2) far perdere la minore velocità possibile all’ attrezzo in questa fase
3) cercare che il piede destro atterri leggermente arretrato rispetto al sinistro,
4) cercare di mantenere la linea delle anche avanti a quella delle spalle

IL Finale

Una esecuzione ottimale su quest‘ ultima fase determina un’ ulteriore incremento della prestazione.
In questo stadio finale si deve ricercare
1) un’ ulteriore spinta con la gamba destra all’ attrezzo, sul piano orizzontale
2) intervenire per un’ ultima accelerazione con le gambe, il busto e le braccia
3)ricercare l’angolo d’uscita ottimale


Appunti dal corso specialista lanci del Prof Roverato




ELEMENTI TECNICI FONDAMENTALI PER L’ APPRENDIMENTO DEL LANCIO DEL MARTELLO

Gli aspetti del gesto che devono essere assolutamente insegnati ed appresi da un’ aspirante lanciatore sono le cosi dette azioni meccaniche
Queste si compongono in :

preliminari
giri
finale

Il preliminare

Il preliminare può determinare il lancio di successo o il lancio sbagliato.
In questa fase si determina i presupposti per un raggio ottimale, la decontrazione del movimento , la ritmica del lancio, l’inizio dell’accelerazione e la stabilità del sistema nella fase di partenza


I giri

I giri sono i veri responsabili dell’efficacia del gesto ,questi influiscono in modo deciso nell’ accelerazione dell’ attrezzo. In questo stadio abbiamo :
FASE DI SPINTA dove bisogna
1) far percorrere all’ attrezzo un tratto di orbita il più lungo e il più largo possibile
2) far raggiungere in questo spazio la maggior velocità possibile all’ attrezzo
3) mantenere la linea delle spalle in torsione rispetto alla linea delle anche
FASE DI ANTICIPO dove occorre
1) far percorrere all’ attrezzo un tratto di orbita il più corto possibile ma senza nessun
accorciamento del raggio
2) far perdere la minore velocità possibile all’ attrezzo in questa fase
3) cercare che il piede destro atterri leggermente arretrato rispetto al sinistro,
4) cercare di mantenere la linea delle anche avanti a quella delle spalle

IL Finale

Una esecuzione ottimale su quest‘ ultima fase determina un’ ulteriore incremento della prestazione.
In questo stadio finale si deve ricercare
1) un’ ulteriore spinta con la gamba destra all’ attrezzo, sul piano orizzontale
2) intervenire per un’ ultima accelerazione con le gambe, il busto e le braccia
3)ricercare l’angolo d’uscita ottimale

domenica 2 marzo 2008

La tecnica rotatoria, una combinazione di movimenti


La tecnica rotatoria è una combinazione di movimenti
iniziali di rotazione del sistema lanciatore e movimenti finali
lineari del lancio nella direzione di rilascio . L’obiettivo
della prima fase è creare un’iniziale velocità ottimale e
trasformarla nella massima velocità di rilascio nella fase
finale del doppio supporto .
Il movimento chiave è la transizione dal movimento
rotatorio al movimento lineare . Nella fase di rotazione (doppio
supporto piede sinistro , fase di volo , supporto sul piede destro ) ,
il percorso del lancio è nella forma di un anello.
Il corpo del lanciatore si comporta come un componente di
una grande forza centripeta .
Questa forza aumenta ancora se il centro di massa
dell’oscillazione del piede destro è molto lontano dall’asse di
rotazione del lanciatore . Però queste grandi forze centripete
creano un problema di stabilità , di simmetria e di direzione
del lancio .
Questa difficoltà data dall’oscillazione del piede verso l’esterno
crea problemi di equilibrio e in seguito penalizza anche la
centralità della massa e delle forze del soggetto .
Il fermo sostegno del piede destro con una non eccessiva
ammortizzazione del ginocchio a metà del cerchio di lancio è
il fattore più importante nell’efficiente trasferimento della
velocità dal movimento rotazionale al movimento lineare
del lancio. Dopo l’ammortizzazione il perno viene seguito dalla
spinta con il piede destro e dal trasferimento di peso del sistema
lanciatore sul fronte della gamba sinistra ; in questa fase possono
verificarsi due aspetti negativi che possono influire sulla buona
riuscita del lancio: uno è quello di una eccessiva rotazione sul lato
destro del corpo dovuta principalmente a un bloccaggio precoce
della gamba sinistra la quale ferma la rotazione del lato sinistro
del corpo e delle spalle ; l altro è una quasi conseguenza naturale
di una diminuzione della velocità angolare delle anche la quale si
riesce a prevenire con una dinamica rotazione del piede destro e
del ginocchio sull’asse destro di rotazione in avanti e verso l’alto.
L’azione finale della rotazione termina dopo che la rotazione
delle anche e delle spalle è finita la velocità è di 6.10m/s.
Dopo che il braccio destro ha preso parte nell’azione di
rilascio attraverso l’estensione del gomito e delle spalle la
velocità del peso aumenta fino a 6.80 m/s fino ad arrivare al
momento del rilascio dell’ attrezzo alla velocità di 13 m/s.
Possiamo concludere che la velocità di rilascio è maggiormente
relazionata dalla potenza esplosiva della parte superiore
del tronco . L’alta velocità di rilascio è collegata alla tecnica
di azione di rilascio , con i seguenti importanti fattori :
altezza del gomito , partecipazione dei muscoli flessori delle dita
nell’azione di rilascio e il bloccaggio del braccio sinistro il quale
impedisce la rotazione durante il momento del rilascio .



Tratto dal testo "Getto del peso in rotazione dall analisi cinematiche alla didattica"di T.S Piga Nicola